sabato 28 aprile 2012

La crisi del paese: "Non è l'inferno"

Molti di voi dal titolo s'illuderanno, magari, che il post in questione parli di economia, mi dispiace deludervi, ma non è nelle mie intenzioni e nelle mie "corde". Il nostro paese, sicuramente, in questo periodo si trova in una situazione non felice, ma quelli non felici sono in particolar modo i cittadini che si trovano a soccombere afflitti dalle esorbitanti tasse. L'infelicità, purtroppo, porta molti a fare gesti disperati, industriali che a causa dei fallimenti si suicidano oppure piccoli imprenditori e operai che si danno a fuoco sono notizie all'ordine del giorno. Ma c'è qualcosa di così terribile che non si può risolvere restando in vita? Io credo di no. Sarò pure giovane, inesperta, ma credo che da qualsiasi fallimento si possa rinascere. Tutto ciò, però, secondo il mio modestissiomo parere, nasce dal fatto che il nostro paese non ha proprio la mentalità del "fallire" e del "ricominciare" e qualsiasi fallimento del paese viene visto come fallimento personale. Inoltre, ciò che manca a dare forza a tutti i cittadini, ma in particolar modo ai giovani è la prospettiva del futuro. Alla domanda come ti vedi tra 10 anni, 9 giovani su 10 di età tra i 18 e i 25 anni, da me intervistati, mi hanno risposto PRECARI o DISOCCUPATI. Il dato è sicuramente tragico, ancor di più se si tiene conto che gli intervistati sono tutti studenti universitari. Tuttavia, questo non vuol dire che bisogna cullarsi sugli allori, "perdere" 10 anni per conseguire una laurea di 3 anni o non conseguirla proprio, significa che bisogna impegnarsi ancora di più, mettendo in gioco tutte le nostre capacità, sarò pure illusa, ma io credo ancora che la meritocrazia vince. In conclusione, vorrei fare un appello a tutti coloro che in momenti del genere si sentono "depressi" o semplicemente infelici di ciò che la vita gli offre, ricordatevi che comunque sia anche senza soldi si può essere felici perchè la felicità sta nei piccoli gesti fatti dalle persone con grande cuore. Ed ora vi lascio con la canzone di Emma "non è l'inferno" perchè dopotutto questo non è l'inferno.


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