domenica 1 aprile 2012

La donna, protagonista da sempre, in Giovanni Verga

La donna da sempre è stata la protagonista, indiscussa, della letteratura: da Dante, il quale vede la donna il tramite tra l'uomo e Dio, a Verga, che fa di essa una dominatrice che emana fascino distruttivo.
Tuttavia l'immagine femminile dominante nella narrativa tardo romantica e nei romanzi verghiani, da Eva a La lupa, è quello della donna fatale, come si è anticipato. Il corpo femminile non è più il simbolo, come accadeva con i poeti stilnovisti, della divina armonia della natura, ma è un artificio; il fascino della donna dipende solo dal mascheramento estetico.
Il topos medievale della donna "angelo" si trasforma nel mito della forma, compare sul palcoscenico e nei panni di personaggio trionfa sul pubblico pagante. Ma tolta la maschera, scesa dal palcoscenico, l'uomo, come accade al protagonista di Eva, Enrico Lanti, non riesce ad adattarsi ad una donna senza maschera, non riesce ad amare la persona perchè è innamorato solo del personaggio.
Nelle novelle di Vita dei campi, in particola nel La lupa, la passione amorosa assume una violenza elementare che si addice più agli animali che alle persone. Qui, l'eros poggia sulla categoria semantica del possesso che investe sia le persone che la roba. Il possesso è espresso mediante il verbo volere che ricorre otto volte nella novella. Inoltre, la primitiva ed ossessiva tensione al possesso erotico è veicolata attraverso gli occhi.
Come scrive la Prof.ssa Sarah Zappulla Muscarà nel libro "Verga e..." a cura di Eugenia Pappalardo " Con gli occhi la lupa celebrava il primo rito amoroso, con gli occhi si rivela a Nanni la heideggeriana "possibilità" della morte".
"Ella spolpava i loro figlioli ed i loro mariti in un batter d'occhio" così scriveva Verga, associando la sensualità aggressiva alla distruzione.
L'attributo animale che fa della lupa una "mangiatrice di uomini"  rivela l'ottica nuova che si diffonde nel secondo Ottocento, ovvero la paura con cui l'uomo guarda la donna, poichè la avverte come una possibile minaccia della propria integrità per le capacità seduttive che possiede.
Oggi le donne sono protagoniste induscusse non solo della letteratura, ma anche della vita comune. Tuttavia, non per le capacità seduttive, come scriveva Verga, ma piuttosto per quelle intellettive che le hanno portate ai vertici della società contemporanea.
                                                                                                   Alessandra Baudo

Nessun commento:

Posta un commento